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L’inclusività è un valore, non un trend
Oggi sentiamo parlare di alcune argomentazioni in maniera costante e ripetitiva, come se ci fosse il bisogno di spiegare cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è ammissibile e cosa no. Più se ne parla, più le tematiche diventano argomenti mediatici e più sembrano qualcosa di anormale, di anomalo, di diverso. Le cose comuni, fortunatamente, non diventano sempre un dibattito pubblico poiché, di fatto, sono comuni, condivise, accettate, normali.
Nelle realtà aziendali moderne il tema dell’inclusività è diventato un cult: si fa a gara tra chi primeggia per i diritti condivisi, per le politiche adottate perdendo un po’ di vista il focus per cui questa tematica risulta tanto trattata.
Se si dovesse fare una considerazione da un punto di vista dell’economia aziendale, all’interno della catena del valore di Everience, sono le persone ad essere i fattori critici di successo.
Le nostre risorse umane ci garantiscono un vantaggio competitivo non indifferente e per questo motivo non possiamo fare altro che rivalutare ogni giorno di più il loro valore.
Nella nostra realtà non esistono razze, religioni, orientamenti sessuali. Nella nostra realtà esistono Persone. Per questo motivo, il background che li rende tali, non può che essere un plus piuttosto che un minus. Everience non è solita etichettarsi all’interno del politicamente corretto poiché laddove esiste una distinzione tra il giusto e lo sbagliato esiste proprio perché qualche convinzione e/o convenzione lo ha imposto.
La nostra cultura aziendale ci insegna che essere inclusivi non è una moda, ma deve essere normalità, un valore condiviso da ognuno di noi.
Dicono di noi:
“Venendo da una realtà chiusa e fatta di diffidenza e pregiudizio avevo timore di come potessi riscontrare l’ambiente lavorativo in Everience. Invece ho trovato accoglienza, inclusività e rispetto per le differenze culturali altrui. Mi sono sentito a casa”, Amin (Developer Specialist )
“Quando hai orientamenti omosessuali e vivi in un piccolo paesino della Sicilia non puoi che aspettarti diffidenza e sguardi indiscreti. L’ingresso nel mondo del lavoro mi ha sempre un po’ intimorito. Quando sono arrivata in Everience non mi sono mai sentita fuori luogo e non ho mai dovuto giustificare la mia “diversità”. Che poi, io non mi sento diversa da nessuno e grazie alla realtà in cui lavoro ne ho avuto conferma”, Nancy ( IT Technician ).